Premio Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus 2018
Anna Foglietta
Le donne sembrano condannate a mostrare sempre i muscoli, invece, ogni tanto, è bello poter mostrare le nostre fragilità, fare richiesta di essere ascoltate e coccolate.
Partendo da questo presupposto –sono sue parole – nel lavoro di attrice Anna Foglietta si è spesso impegnata e divertita a costruire ritratti di donne segnate da incertezze, disagi, confusioni, precarietà psicologiche. Come Elena, protagonista de L’amore imperfetto, combattuta fra la passione per il cinquantenne Ettore e la diciottenne Adriana. Come Sara che, in Tutta colpa di Freud, medita il suicidio; come Elisa, la ragazza madre sciroccata di Noi e la Giulia o la fedifraga Carlotta di Perfetti sconosciuti, coinvolta in un tradimento on line e subdolamente intenzionata a liberarsi della suocera. O ancora come Anna, disposta ad esibirsi in prestazioni sessuali in rete insieme al marito in Cosa vuoi che sia; fino a Lucrezia, la blogger de Il premio, schiava del bastoncino e della macchina fotografica, pronta a trasformare in selfie ogni momento della sua vita.
Insomma la filmografia di Anna Foglietta è caratterizzata da una galleria di donne imperfette, che l’attrice è solita impersonare con leggerezza, fino a renderle in ogni caso simpatiche, creando magicamente un’empatia fra personaggio e pubblico. Senza contare che il tema della salute mentale, Anna Foglietta lo ha affrontato anche in veste di psicanalista, interpretando questo ruolo ne La prima volta di mia figlia. Ma è soprattutto in teatro impersonando Alda Merini nell’entusiasmante spettacolo diretto da Alessandro Gassmann che, sul tema del disagio psichico, Anna ha offerto una prestazione di altissima qualità e grande coinvolgimento emotivo ed è, appunto, per il complesso della sua attività che la direzione del festival ha deciso di assegnarle il Premio Spiraglio 2018.